Come trovare il tempo per imparare

Dovrei studiare, ma… quante volte, nelle nostre vite, abbiamo detto questa frase? Ce la portiamo dietro dai tempi della scuola e oggi, che magari lavoriamo anche a tempo pieno, ci chiediamo anche come facevamo, un tempo, a fare solo quello ora che, sì, sentiamo il peso di questa doppia vita (tripla, se siamo genitori o ci è demandato il lavoro di cura di un familiare anziano). Oggi che la formazione in azienda è sempre più on the flow ci ritroviamo sempre più spesso nella stessa identica situazione. Procrastiniamo importanti momenti di crescita in favore dell’urgenza del momento o della stanchezza di fine giornata. E allora?

Il tempo è tutto. Anche se imparare costa fatica, sappiamo quanto sia importante continuare a formarsi. Divenire consapevoli di come impieghiamo il nostro tempo è un passaggio fondamentale per capire in che modo riuscire a trovare il tempo per continuare a imparare. 

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Come organizzare il tempo

Le persone che amano organizzare il proprio tempo usano strumenti diversi per gestire priorità e urgenze. Uno di questi è la matrice di Eisenhower, che posiziona la formazione tra le attività che appartengono al quadrante della pianificazione, cioè a quelle attività di cui riconosciamo l’importanza e che, allo stesso tempo, nella nostra mente etichettiamo come non urgenti. Per questo, molto probabilmente, si fa fatica a restare costanti e preferiamo procrastinare. Se è vero quello che dicono i più famosi autori e autrici di libri motivazionali sulle abitudini, e cioè che sarebbero sufficienti ventuno giorni perché un’attività entri a pieno regime nella nostra routine, per riuscire a portare avanti un percorso di formazione, si potrebbe provare a pianificare un momento dedicato, ogni giorno, per un tempo definito, per tre settimane. Un po’ come facciamo con l’attività fisica, ma questa volta il muscolo che ne beneficia è il nostro cervello.

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Quando organizzare il tempo dello studio

Ma non è solo il ‘come’ a essere importante, anche il ‘quando’ è fondamentale. La professional organizer Chiara Battaglioni ha introdotto il cronotipo per indicare quella fortunata congiunzione tra massima produttività e concentrazione e momento della giornata. Il concetto viene dal libro “When” di Daniel Pink e ha l’obiettivo di capire come ottimizzare al meglio il tempo che si ha a disposizione. Una ricerca della Cornell University ha evidenziato che esisterebbe un pattern, basato sui diversi momenti della giornata, che influisce sul nostro modo di sentirci e di agire: per cui la maggior parte delle persone subisce un insieme di sensazioni positive che si manifesta principalmente la mattina, con un calo nel primo pomeriggio, seguito da una ripresa nella serata.

Ciascuna persona ha, però, un set di caratteristiche personali che ne influenzano la produttività, la concentrazione e la motivazione. Secondo il Munich Chronotype Questionnaire (MCTQ) di Till Roenneberg è possibile identificare tre cronotipi: le allodole, cioè le persone mattiniere, che hanno il picco di quell’effetto positivo al mattino; i gufi, il loro esatto opposto, che rendono e stanno meglio alla sera; e, infine, i cosiddetti terzi uccelli, per cui vale il pattern generale individuato dalla ricerca della Cornell University. Per riuscire a trovare il tempo per lo studio, e far sì che tale tempo sia usato in maniera efficace, il nostro obiettivo deve essere quello, dice Battaglioni, di sincronizzare questi tre elementi: il tempo, il proprio cronotipo e il compito da fare.

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Come organizzare lo studio

Ora che non abbiamo più scuse e il tempo per imparare fa parte delle nostre giornate, potrebbe essere utile migliorare il modo in cui impariamo. Un primo punto è quello di arricchire la nostra formazione lasciandoci ispirare da ciò che leggiamo o scopriamo anche nei momenti della vita diversi dal lavoro o dalla formazione; può essere utile tenere appuntati in un taccuino, cartaceo o digitale, articoli, titoli o podcast su argomenti che ci interessa approfondire e che potrebbero tornarci utili anche in un secondo momento. Approfittare della funzione “salva post” presente su quasi tutti i social network è un altro modo per collezionare contenuti rispetto a uno specifico tema.

Un altro modo per rendere più efficace il tempo che dedichiamo allo studio è il modo in cui prendiamo appunti e memorizziamo le informazioni. Per chi ha poco tempo, uno strumento molto utile è la mappa mentale, un mezzo grafico e visivo che consente, a partire da un concetto centrale, di mappare in un unico disegno collegamenti logici e informazioni, che rappresentano la conoscenza acquisita su un determinato tema o concetto. Esistono strumenti digitali molto semplici che consentono di produrre mappe mentali, ma anche il caro vecchio foglio di carta è sufficiente. Ricordati di procurarti colori diversi per evidenziare le diverse aree o argomenti e rendere ancora più facile la memorizzazione. I colori sono molto utili anche quando si prende appunti, per suddividere le note per colore quante sono le materie di studio. Certo, i benefici di utilizzare tool digitali sono molteplici, puoi avere i tuoi appunti sempre con te, inserire link, immagini e approfondimenti di vario tipo, che possono arricchire maggiormente la tua esperienza di apprendimento. 

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