Reverse mentoring in azienda: che cos’è e quali sono i suoi benefici

La mentorship in azienda di solito prevede che i professionisti più anziani trasmettano le proprie conoscenze ai più giovani, ma a volte può essere utile invertire questa dinamica. Il reverse mentoring è quello in cui i dipendenti all’inizio della carriera insegnano nuove competenze ai dipendenti senior.

Le organizzazioni possono sfruttare i benefici di questo metodo per massimizzare il valore dei membri più giovani del team. Anche se si chiama mentorship inversa può essere vantaggiosa per entrambe le parti, perché i partecipanti parleranno di innovazione e nuove tecnologie. Questo tipo di mentoring inoltre è un fondamentale per l’integrazione intergenerazionale. In questo articolo vediamo nel dettaglio i benefici del reverse mentoring.

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Il trasferimento di competenze tecnologiche

Invertire la direzione tradizionale del mentoring comporta molti vantaggi per la forza lavoro di un’azienda. Il primo è il trasferimento di competenze tecnologiche, su software di editing, sui social media, sulle ultime tendenze del mondo digitale.

Alla fine degli anni ‘90, il pioniere del reverse mentoring, Jack Welch – all’epoca amministratore delegato di General Electric – riconobbe che i dirigenti senior avevano una carenza di competenze tecnologiche e che i dipendenti più giovani potevano essere di grande aiuto. Le generazioni nate nel bel mezzo della rivoluzione digitale avevano già più familiarità con la tecnologia.

ragazza che presenta alla lavagna

Comprensione intergenerazionale e “mutual mentoring”

Oltre al trasferimento di competenze tecnologiche, un programma di reverse mentoring può anche far conoscere ai dipendenti senior una nuova mentalità. Come ha detto in una recente intervista Nicola Palmarini, esperto di age management, il reverse mentoring può essere un alleato per abbattere le barriere generazionali e può contribuire a creare “piattaforme di dialogo” per trasformare in ricchezza le diverse generazioni presenti in azienda.

Per questo l’esperto preferisce parlare di “Mutual Mentoring”, perché l’arricchimento è sempre reciproco, e permette una contaminazione di valori e competenze che portano alla crescita personale e organizzativa.

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Sviluppo delle capacità di leadership

Il reverse mentoring è vantaggioso anche per i giovani professionisti. L’abbinamento di dipendenti nuovi ai dipendenti senior infonde fiducia ai partecipanti meno esperti, offre opportunità di networking e consente lo sviluppo di importanti capacità di leadership.

Così i benefici di un programma di mentoring tradizionale saranno mantenuti, con l’ulteriore beneficio che i giovani svilupperanno la confidenza necessaria per condividere le loro conoscenze con i più anziani.

Diversità e inclusione

Infine, il reverse mentoring può essere lanciato anche insieme a un programma di diversità e inclusione. La leadership senior può imparare molto da un’accoppiata di mentoring con qualcuno che fa parte di un gruppo sottorappresentato in azienda.

Ad esempio, lo studio legale globale Linklaters ha lanciato un programma di reverse mentoring con l’obiettivo specifico di migliorare la comprensione dei senior manager in merito alle questioni affrontate dai gruppi sottorappresentati.

Procter and Gamble invece ha implementato un programma simile per abbinare senior manager di sesso maschile con giovani mentori di sesso femminile per fornire un feedback sulle esigenze delle donne in azienda. Questo ha portato a un aumento dei tassi di retention tra le donne.

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