Come fuggire (elegantemente) da conversazioni non desiderate | How to (elegantly) escape unwanted conversations

Diciamocelo, a tutti è capitato almeno una volta di doversi sorbire delle filippiche degne di Marco Tullio Cicerone e non aver la possibilità di dire “beh”. Quante volte avete dovuto sentire le più astronomiche castronerie e fingervi addirittura interessati tramite movimenti sussultori del capo e sottili esclamazioni tipo “ahh”, “mhh, sì”, “già” e via dicendo…?

Se sapete di cosa stiamo parlando beh, allora dovete arrivare fino alla fine di questo articolo per capire come poter fuggire da conversazioni non volute, e soprattutto farlo in maniera (più o meno) elegante. Per rendere le cose più divertenti però, aggiungiamo un livello di difficoltà, e vi insegneremo le migliori frasi e tattiche per fuggire conversazioni noiose in inglese.

Buckle up!

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Il logorroico. The extreme talkative

Il logorroico è quella persona che ti sei stancata/o di ascoltare prima ancora che abbia aperto bocca. Lo riconosci da distante, ne senti l’odore palpabile e pesante come i suoi discorsi. Una volta che il logorroico ti ha individuato come preda c’è pochissimo che tu possa fare per sfuggire alle sue temibili mandibole, che a forza di parlare raggiungeranno la temperatura del sole, eppure lui o lei, imperterriti, continueranno a rigurgitare parole che nella tua testa suoneranno come la peggiore delle bande di paese. Il logorroico ignorerà ogni tuo singolo segnale non verbale, dagli sbadigli a la “Leone della Metro-Goldwyn-Mayer” alle occhiate al cielo nella speranza che qualche divinità provveda, magari con un fulmine per incenerire il tuo interlocutore.

Insomma, stiamo affrontando uno dei casi più difficili, ma abbiamo qualche trucchetto per aiutarti a dileguarti.

1) Con la coda dell’occhio, a intervalli regolari di 3 o 4 minuti, guarda il tuo orologio da polso o l’ora sullo schermo del tuo smartphone. Se il logorroico non ti conosce nella vita privata usa la scusa dei bambini da prendere all’asilo (non importa che abbiano già 35 anni, o che tu non abbia bambini, il logorroico non potrà saperlo) e di che la baby-sitter ha il vaiolo delle scimmie quindi devi proprio scappare.

“I’m soooo sorry, but I’ve got to fetch my kids at the kindergarten and their nanny has got the monkeypox. What a disgrace. I gotta go, I’m so sorry. But hey, let’s catch up next time…”

2) Se il logorroico si palesa ad un meeting o ad una conferenza e vuoi vendicarti di quel o quella collega che proprio non sopporti, hai l’occasione perfetta per prendere due piccioni con una fava (in inglese: to kill two birds with one stone… Che truculenti sti inglesi!).

“… Hey John”. “John, come here! Let me introduce you to my acquaintance Mr. Riddle”. “You’ll have sooo much to share”.

Il logorroico non perderà tempo e attaccherà la sua seconda preda in men che non si dica. A Questo punto è arrivato il tuo momento Harrison Ford per giocare la carta del fuggitivo. Inventa una scusa qualsiasi, dalla toilette alla chiamata del capo, per dileguarti e non farti mai più trovare, nemmeno dalla troupe di “Chi l’ha visto?”.

P.S.: non abusare di questa tattica troppo a lungo. Ricorda, il Karma ti osserva. Sempre.

ragazza che presenta alla lavagna

Quello/a che se la tira. The bragger.

“Bla, bla, bla, bla”. Questo è quello che percepisci ogni volta che incontri qualcuno/a che se la tira come fosse un elastico da bunjee jumping. La situazione in questo caso è tesa. Hai infatti due scelte, assecondare ogni singola parola che esce dalla bocca del tuo interlocutore assumendo un’aria di pura estasi e pompare così il suo ego ancora di più, oppure spararle ancora più grosse e mettere il/la bragger al suo posto.

Se opti per la seconda ecco alcune risposte che si adattano a ogni situazione e contesto:

1) “Oh, how nice. I also went to the Maldives last year. I liked it sooo much that I even bought an island, just for myself. Visit me next time you go there hun!”

2) “Oh My Gosh! You’re so right, I love flying first class too. But you know, the best flight experience I’ve ever had was when I went to space with Jeff Bezos, my absolute BFF. It was lit!”.

3) “Oh, really? I’ve also sold my Bitcoins and made a fortune. #financialfreedom. I just bought Pfizer as a form of alternative investment now that cryptocurrencies aren’t so popular anymore”.

Beh, vedete voi quanto volete calcare la mano, ma queste frasi saranno una bella gatta da pelare per il bragger professionista.

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Quello/a con l’alito pesante. The one with halitosis.

Ragazzi, capita anche questo. Soluzioni? Poche. Ma andiamo per gradi.

Per non urtare la sensibilità della persona con l’alito pesante, dovremmo innanzitutto mascherare il nostro disgusto. Fingete un improvviso raffreddore e tenete un fazzoletto sul naso, o ancora meglio usate la mascherina FFP2. Cercate di disporvi perpendicolarmente al vostro interlocutore per evitare così le sue alitate frontali. Se verranno sollevate delle obiezioni potrete sempre sostenere di avere un profilo greco da mettere in evidenza o di essere degli esperti egittologi e di sentirvi un geroglifico vivente.

1) “I’ve got such a bad cold; I think it’s best I wear my mask”.

2) “Sorry, let me come to your right so I can hear your better…”.

Varie ed eventuali. Any other business.

Sfortunatamente ci sono così tante persone che dovremmo evitare nella nostra vita che diventa difficile fare un elenco puntuale. Esistono infatti (ancora) omofobi, razzisti, sessisti, no-vax, terrapiattisti e maleducati di ogni genere… Per queste categorie il consiglio è di indicare con il dito un punto dietro di loro e urlare:

“Look over there!”.

Approfittate del momento di confusione e fuggite. Correte. Più veloci del vento.

P.S.: per istruzioni precise su quest’ultima tattica, prego visionare il seguente filmato.

look over there

confusion

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