L’indifferenza sul posto di lavoro sembra qualcosa di estremamente raro e invece può capitare più spesso di quanto si pensi di imbattersi in un capo che non investe nel nostro sviluppo. Una situazione che definire frustrante è poco. Ma è proprio in questi momenti che non bisogna scoraggiarsi. Perché nessuno avrà mai a cuore la vostra carriera quanto voi.

Per questo abbiamo raccolto 4 consigli per non lasciare che un capo indifferente influisca sulla tua carriera. Essere consapevoli del nostro valore è qualcosa da ricordare ogni giorno, mentre costruiamo la nostra carriera, soprattutto quando questo valore non ci viene riconosciuto.

 

La carriera è l’investimento più personale che ci sia

Octavia Goredema è una career coach inglese e autrice di Prep, Push, Pivot: Essential Career Strategies for Underrepresented Women. In questo libro l’autrice parla proprio di come non farsi scoraggiare da un capo indifferente.

“La tua carriera è l’investimento più prezioso e più personale che puoi mai fare”, dice l’autrice. Questo significa che nonostante i nostri superiori occorre abbracciare una mentalità positiva e continuare a monitorare i nostri impegni, i nostri obiettivi, i nostri risultati.

Partendo da questo presupposto, vediamo 4 consigli per gestire al meglio l’indifferenza sul posto di lavoro, in particolare a partire dal capo.

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Il rapporto tra creatività e intelligenza artificiale (AI) sta diventando sempre più centrale nel contesto lavorativo odierno. Mentre l’AI continua a evolversi e a integrarsi in vari settori, il coaching continua a posizionarsi come un elemento cruciale per supportare il cambiamento e favorire una transizione armoniosa.

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1. Concentratevi su ciò che potete controllare

La nostra mentalità e le nostre azioni sono le chiavi del nostro successo. Non le azioni (o le inazioni) del nostro capo. Quello che conta è il modo in cui reagiremo in una determinata situazione. Quando un capo non investe su di voi, avete due possibilità: ritirarvi o trovare il modo di essere visibile.

La seconda opzione tiene conto del fatto che i capi vanno e vengono, ma la vostra carriera è vostra per sempre. Non permettete che il comportamento di qualcun altro faccia deragliare i vostri obiettivi o che qualcun altro decida come vi sentiate verso il tuo lavoro, soprattutto quando vi trovate di fronte a casi di divario di genere o di mansplaining. Quello che potete controllare è continuare a fare del vostro meglio.

E in questo il business coaching può aiutare moltissimo. Se la vostra azienda offre servizi simili, approfittatene, se non ancora, provate a capire con la direzione HR se sta andando in questa direzione.

2. Fate una lista di impegni per la vostra carriera

Create una lista di impegni. Questo è il primo passo per essere incisivi, per stabilire gli obiettivi e pianificare i prossimi. Per farlo, rifletti sui prossimi 12 mesi. Ecco alcune domande da usare per creare una lista efficace.

  • Che cosa voglio fare di più?
  • Per che cosa vorrei essere notato?
  • Quali competenze voglio acquisire?
  • Cosa voglio iniziare a fare che non ho mai provato prima?

Quindi esaminate le risposte e assegnate a ciascuna di esse un’azione immediata, decidendo anche le priorità.

3. Ampliate la visuale

Avere un capo che si impegna a fondo per sostenere i tuoi obiettivi di carriera è un’esperienza incredibile. Quando questo accade, goditelo e impegnati a ripagarlo in futuro diventando un sostenitore per qualcun altro.

Anche se avete la fortuna di avere un capo che vi sostiene, a causa della natura volatile dell’ambiente lavorativo, spesso ci sono troppe variabili per poter contare sul suo supporto. Allora adesso è utile allargare la visuale. Sono tanti gli interlocutori che influiscono sul vostro modo di lavorare.
Fate un elenco delle persone che contano per la vostra carriera, oltre al capo e cercate di coltivare i rapporti con loro.

4. Create relazioni professionali che aiutino a crescere

Creare questo elenco vi ricorderà che la carriera non inizia e finisce con una sola dinamica relazionale. Tra le azioni che potete intraprendere c’è quella di chiedere a qualcuno come ha imparato una competenza che si vuole acquisire, quello che chiamano reverse mentoring. Dopo aver stilato l’elenco delle “persone che contano”, pensate alle eventuali lacune della vostra rete.

Se con il capo non siete in sintonia, non è una bella sensazione, ma non è la fine della vostra carriera. Allineate le vostre azioni alle ambizioni. Se sapete di poter fare meglio, puntate sempre più in alto. Nessun altro investirà veramente nella vostra carriera dall’inizio alla fine, per questo dovete farlo voi di continuo.

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