Il role-playing | Perché non dovremmo farne a meno…

Un po’ abusato (soprattutto nei corsi di inglese) il role-playing fa parte di quella categoria di attività da amore o odio incondizionato. Per molti, non esiste la via di mezzo.

Per quanto mi riguarda, credo che il role-playing sia un’arma fondamentale a nostra disposizione per affrontare le situazioni più disparate, ma soprattutto per affrontarle in scioltezza… o quasi. Il role-playing, infatti, non deve essere inteso come un giochino per far passare il tempo durante un corso di formazione, ma al contrario, ha un fortissimo valore pedagogico.

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Recentemente ho partecipato ad un training intensivo vicino a Helsinki, in Finlandia, e questo programma prevedeva la partecipazione a dei role-plays iperrealistici, dove project managers provenienti da tutto il mondo dovevano confrontarsi con attori professionisti che assumevano il ruolo di clienti e fornitori molto esigenti, per imparare tecniche di negoziazione efficaci e valutare attentamente rischi ed opportunità. Inutile dirvi che è stato strepitoso.

Anche nei miei corsi utilizzo spesso questa tattica. Ovviamente, a seconda del livello di conoscenza della lingua crescerà anche il livello di complessità dei role-plays che utilizzo, ma in ogni caso trovo utile che lo studente possa immergersi in una sorta di realtà parallela dove poter sperimentare atteggiamenti e tattiche che possono essere anche molto diverse da quelle utilizzate quotidianamente.

Il role-play, infatti, può fungere da vero e proprio confidence-booster. Un’iniezione di fiducia con la quale affrontare situazioni fuori dall’ordinario. Per molte persone questo può semplicemente tradursi nell’affrontare un discorso in un’altra lingua. Gli ostacoli da superare sono indubbiamente molti quando si muovono i primi passi con l’inglese, ma la cosa che spaventa più di tutte è l’incertezza di ritrovarsi in situazioni sconosciute. Ed è proprio qui che il role-play entra in aiuto perché ci aiuta a capire in primis quali sono le nostre carenze e le aree dove dovremmo migliorare.

ragazza che presenta alla lavagna

Quando mi trovo di fronte a studenti più esperti, allora sì che spingo il piede sull’acceleratore e devo dire che ho sempre trovato un ottimo riscontro in termini di engagement e apprezzamento di queste attività. Recentemente, durante un corso piuttosto articolato sulle negoziazioni internazionali, abbiamo affrontato un role-play molto interessante dove i partecipanti non solo si sono misurati con l’utilizzo di un vocabolario complesso, ma hanno dovuto calarsi nel ruolo di mediatori culturali per esprimere assensi e dissensi in merito al tema dell’educazione in ambito multiculturale.

Calarsi nella parte non è semplice e richiede una buona dose di flessibilità nell’adottare approcci che potrebbero essere completamente estranei al nostro modo di essere. Questo avviene in quei role-plays dove viene richiesto di esprime un vero e proprio personaggio, andando quindi a comprendere come un determinato atteggiamento possa portare al successo o all’insuccesso di una discussione, una relazione o una negoziazione.

La cosa più interessante però avviene quando il role-play è libero. In altre parole, quando esiste un tema da seguire ma la persona ha la facoltà di esprimersi e reagire liberamente. In queste situazioni quello che si osserva maggiormente è proprio come i partecipanti si sentano liberi di esporre caratteristiche della propria personalità che a volte nemmeno conoscevano. È proprio questo il valore dei role-plays e dimostrano una profondità che pochi sanno cogliere.

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Un role-play ben eseguito ci dà la possibilità di esplorare tratti della nostra personalità e del nostro carattere che difficilmente riusciamo ad esprimere nella vita di tutti i giorni, specialmente nell’affrontare situazioni nuove o inattese. Se è vero che la preparazione è tutto, allora dovremmo prendere più seriamente questi momenti e provare ad esplorare le nostre reazioni.

Conoscersi a fondo non è qualcosa da dare per scontato. Purtroppo, e troppo spesso, abbiamo poche possibilità di sperimentare situazioni diverse dall’ordinario, per poi trovarci nel momento del bisogno ad affrontarle e lasciarci cogliere completamente impreparati. Quante volte avreste voluto fare delle prove generali prima di un colloquio importante o prima di una negoziazione con un nuovo cliente? Conosco bene la risposta, e vi dirò di più: la soluzione esiste!

Quindi, se al prossimo corso di formazione vi coinvolgono in un role-play, valutate bene i benefici che potrebbe portarvi e date il meglio di voi stessi. Non c’è infatti occasione migliore di sperimentare qualcosa prima di trovarsi nel bel mezzo della realtà e riconoscere che, ahimè, è troppo tardi…

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