Stress da rientro dalle vacanze: che cosa fare per combatterlo

“Post-holiday syndrome”, “Post-vacation blues”, “Stress da rientro”. O meglio quella sensazione di malessere, stanchezza, nervosismo e malinconia che spesso ci accompagna al rientro in città (e negli uffici) dopo le vacanze estive. Un fastidio che secondo le recenti stime di Eurodap colpisce 1 italiano su 2, soprattutto nei centri urbani, dove la vita è più frenetica e i ritmi più incalzanti. Secondo il quotidiano inglese The Guardian, Milano, insieme a Bruxelles e Londra, è sul podio delle città in cui il rientro in ufficio è avvertito come più stressante.

Che cosa fare per combattere questa “sindrome post-vacanze”? Gli esperti non hanno dubbi: bilanciare la frenesia del rientro con dei momenti più “lenti”, magari concedendosi ancora qualche weekend di pausa tra una settimana lavorativa e l’altra, fare attività fisica, fare una lista di priorità e organizzazione delle mansioni al lavoro. E anche sfruttare il momento post-vacanze per immaginare come si desidera vivere il resto dell’anno. Di seguito abbiamo raccolto un po’ di consigli per far sì che il rientro non sia traumatico. Se siete rimasti a corto di energie, anche dopo le vacanze, non siete soli.

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Smart working e routine

Lo stress da rientro quest’anno potrebbe essere accentuato dalla fine o dalla riduzione della possibilità dello smart working in alcune aziende. Il lavoro agile, diffusosi negli ultimi due anni in correlazione allo stato di emergenza Covid, dal 1° settembre deve essere regolato da accordi interni. Le imprese però potranno adeguare i sistemi informatici e trasmettere le informazioni richieste al ministero del Lavoro entro il 1° novembre.

Le aziende lungimiranti faranno tesoro di quanto vissuto. In modo compatibile con le nuove regole dello smart working il rientro sarà meno stressante se si riprende la routine, dedicando spazio e tempo ad attività ricreative ed esercizio fisico. L’attività sportiva aumenta il livello nel sangue di endorfine, sostanze prodotte dal cervello dotate di proprietà euforizzanti e antidepressive.

ragazza che presenta alla lavagna

Pensare a come voler vivere il resto dell’anno

La consulente per il lavoro inglese Zoe Mallet suggerisce di fare un esercizio suddividendo in categorie le cose che a) possono essere cambiate facilmente, b) devono essere modificate con attenzione, c) vogliamo cambiare ma al momento non ci è possibile farlo”.

Gli elenchi potranno aiutare a riprendere controllo e organizzazione, soprattutto se ci accorgiamo che le cose nelle prime due categorie possono essere affidate a qualcun altro, riadattate o perfino eliminate. La vita pratica, al lavoro e fuori, con questi accorgimenti, potrebbe risultare più facile. Mallett ricorda anche di non tralasciare di darsi una scadenza, come in ogni programma che si rispetti.

Stabilire dei limiti precisi

I limiti funzionano solo se voi li avete ben chiari, se le persone intorno a voi li conoscono e se fate del vostro meglio per non permettere a nessuno di infrangerli”, ha detto Mallett intervistata dalla rivista inglese Stylist. Mallett consiglia di parlare con i colleghi di lavoro e dire loro che si è riflettuto durante la pausa e che ora si vuole lavorare in modo diverso.

Questo può significare per esempio vietarsi di “controllare le e-mail dal letto” o smettere di “rispondere alle chiamate di lavoro dopo la fine dell’orario di lavoro”. L’importante, sottolinea l’esperta, è che siano “parametri specifici”. Perché, “se vi dite che sarete più bravi a dire di no” o che “non assumerete lavoro extra”, molto probabilmente faticherete a mettere in pratica gli obiettivi perché sono troppo vaghi.

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Staccare la mente dalla giornata lavorativa

È più facile a dirsi che a farsi, quando quella conversazione imbarazzante con il capo si ripete in loop ad alto volume nella testa ogni volta che si cerca di staccare la spina. Eppure, alcuni studi hanno dimostrato che i dipendenti più distaccati dal lavoro nel tempo libero presentano meno sintomi di stress psicologico e burnout, pur essendo impegnati sul lavoro.

Le vacanze sono rilassanti proprio perché permettono di staccarsi fisicamente dalle esigenze della vita di tutti i giorni e quindi del lavoro, al ritorno imparare a staccarsi mentalmente può funzionare altrettanto bene.

Infine, non fare… niente!

Di certo uno dei motivi per cui alcune vacanze sono così rigeneranti è che ci permettiamo di fare molto poco, senza preoccuparci se avremmo dovuto dire di sì a quel progetto, prenotare quella lezione di ginnastica in più, o prendere quell’aperitivo dopo il lavoro con quell’amico che non vedevi da anni.

Senza sentirci in colpa perché ci riposiamo. Il riposo e il concedersi dei momenti per fare quello che ci piace, o semplicemente niente, non è tempo perso ma tempo utile.

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