Quando pensiamo alla parola  “talento” difficilmente ci viene in mente di associarlo subito ad un ambiente come quello del mondo del lavoro che noi tutti conosciamo: forse la nostra mente va verso contesti artistici e creativi. Ma mai come oggi si sente parlare nelle aziende di  Talent Management.

Ma chi sono i talenti in ambito lavorativo? Come si riconoscono? Esistono davvero?
Probabilmente il vostro pensiero, così come il mio, si indirizza verso individui dalle doti fuori dal comune, di quelli che si trovano raramente, le famose mosche bianche sempre pronte a sfornare idee brillanti e fruttuose per l’azienda.
Indiscutibilmente persone di questo genere rappresentano dei valori inestimabili e per questo decisamente rari, eppure sempre di più gli HR cercano risorse con i cosiddetti soft skills, ovvero qualità che vanno oltre i formalismi e tecnicismi, accademici o meno. Voi stessi con buona probabilità siete una di queste risorse!

Quali sono gli indicatori che fanno drizzare le antenne agli HR di fronte ad un nuovo candidato?
E’ giusto premettere che ogni azienda è alla ricerca di caratteristiche diverse, in relazione al proprio mercato e alle proprie esigenze nonché ai propri valori, per cui non è possibile stilare un vademecum del talento perfetto.  E’ possibile però individuare delle macro-caratteristiche trasversali che fanno di una buona risorsa un vero e proprio talento:

  • Competenza e flessibilità: la carta numero uno di un talento è sicuramente la competenza e la preparazione nel proprio ambito abbinata però ad una certa flessibilità – e curiosità lavorativa aggiungiamo noi, che non guasta mai! Un buon talento è preparato nel proprio settore ma è disposto anche ad addentrarsi e a conoscere ambiti diversi dal proprio, per accrescere le proprie competenze e cimentarsi in nuove sfide lavorative. Mettetevi nei panni di un HR: scegliereste un candidato preparatissimo ma che non si fida ad uscire dal proprio seminato?
  •  Aperto al cambiamento: i talenti non hanno paura del cambiamento. Anzi, lo cavalcano, lo caldeggiano e ne sono i primi sostenitori. Di fronte ad una nuova sfida lavorativa reagiscono affrontandola positivamente, cercando nuove idee e soluzioni, senza irrigidirsi su vecchie posizioni.
  •  Dotato di atteggiamento positivo: le sfide lavorative e i relativi problemi si presentano ogni giorno, una risorsa di talento è in grado di affrontarli in modo positivo e propositivo, cercando di risolvere il problema il più rapidamente possibile senza far pesare la situazione ai propri colleghi o superiori.
  •  Dotato di iniziativa: questa forse è la caratteristica più importante. Una risorsa di talento prende l’iniziativa, si porta avanti piuttosto che aspettare o farsi limitare nella realizzazione dei propri compiti.
  •  Spirito di squadra: in molti contesti lavorativi oggi la collaborazione e il lavoro in team sono una pratica quotidiana. Noi stessi in Speexx abbiamo diverse “squadre” che lavorano insieme, coordinati e coesi, per arrivare al risultato desiderato. Mettere insieme più persone non è sempre un’azione facile: le personalità, i caratteri e le competenze devono compensarsi senza creare criticità. La predisposizione a lavorare in team (senza dimenticare l’autonomia di controllo, disciplina e gestione) è senza alcun dubbio una delle qualità che oggi molte aziende cercano nei potenziali candidati.
  •  Sete di apprendimento: noi lo vediamo ogni giorno con i nostri clienti e discenti. La motivazione all’apprendimento è uno dei punti cardine per il successo di qualsiasi percorso di formazione (in azienda ma non solo): quando i corsisti sono motivati ad apprendere, a migliorarsi e a perfezionare le proprie competenze, ciò equivale nella maggioranza dei casi al raggiungimento dell’obiettivo in minor tempo e con risultati sopra la media.

Ovviamente abbiamo elencato solo alcuni punti, vogliamo però soffermarci in particolare sull’ultimo: i nostri clienti che mettono a disposizione dei loro dipendenti i corsi Speexx puntano nella maggior parte dei casi all’internazionalizzazione, ognuno di essi per motivi vari (vendita, collaborazione con gruppi internazionali, team sparsi in diversi luoghi nel mondo, promozione all’estero, ecc.). Abbiamo anche clienti che adottano piani di formazione in senso lato, dando la possibilità ai collaboratori di sviluppare competenze che possono usare anche fuori dall’ufficio, come ad esempio le lingue.

Tornando ai nostri talenti, ricchi di soft skills e desiderosi di migliorare sempre più: di fronte a risorse dotate di queste caratteristiche, un’azienda oculata non può fare altro che investire nella loro formazione con lo scopo di coltivare e sviluppare tutte queste doti, oltre a lavorare per attirare sempre nuovi talenti che vadano a fornire nuova linfa e stimoli al business.