Questione di Needs Analysis: l’analisi del fabbisogno nella formazione linguistica

Nessun termine più della parola “formazione” suggerisce immediatamente il proprio significato: vuol dire dare forma e la formazione altro non è che l’atto di formare. Che sia scolastica, aziendale, linguistica e non, la formazione deve essere ritagliata sui bisogni e le necessità del soggetto che la riceve, dal momento che, per l’appunto, è il soggetto stesso a dover essere formato.

Non è un caso che sempre più spesso, nel mondo del lavoro, si parli di fabbisogno formativo del personale, vale a dire l’individuazione di un gap di competenze che può essere colmato attraverso una serie di interventi. L’identificazione del fabbisogno formativo e la conseguente messa a punto di un piano di formazione è strettamente legata alle esigenze, ai bisogni concreti della risorsa umana nel ruolo lavorativo che le compete e può naturalmente modificarsi ed evolversi con il variare della situazione aziendale in cui il soggetto si potrà ritrovare nel corso del proprio percorso professionale.

Se già di per sé il fabbisogno formativo si rivela un concetto relativo, poiché strettamente collegato alle necessità soggettive del lavoratore, questo aspetto diventa ancor più importante quando il piano di formazione di una risorsa umana all’interno di un’azienda con le sue specifiche necessità, prevede un percorso di tipo linguistico. Più di ogni altra tipologia di insegnamento, quello di una lingua deve tenere in considerazione le esigenze, oltre che le capacità di apprendimento dello studente. In questo si rivela assai importante la messa a punto di una Needs Analysis, vale a dire un’analisi della situazione linguistica di partenza del soggetto che si appresta ad affrontare il percorso di formazione, dei contesti e delle situazioni lavorative specifiche in cui il lavoratore dovrà utilizzare la lingua target e, da ultimo, una valutazione finale degli obiettivi raggiunti al termine del percorso formativo.

La compilazione di una needs analysis può collocarsi a vari livelli di un percorso di formazione linguistica: può essere ad esempio utile per individuare la tipologia di percorso linguistico più adatto alla risorsa in ambito aziendale oppure, al momento dell’avvio del corso stesso, a definirne meglio gli obiettivi e le finalità. Ed è quello che spesso i nostri clienti ci chiedono.

La nostra analisi del fabbisogno linguistico di una figura professionale prevede una serie di valutazioni, a partire dai contesti di utilizzo della lingua straniera da parte della risorsa: quale sarà il motivo principale di utilizzo della competenza linguistica? Si prevede una maggiore necessità di rafforzare la competenza orale o quella scritta? La posizione lavorativa della risorsa la porta ad utilizzare maggiormente la lingua straniera nella stesura di e-mail o documentazione di vario tipo, in telefonate con colleghi all’estero, nella partecipazione in presenza a incontri e meeting o, ancora, nella formazione di altre figure professionali?

A queste valutazioni si aggiunge poi una serie di domande legate all’ambito più strettamente “logistico”. È importante sapere, ad esempio, quante ore in media la risorsa potrà dedicare alla formazione linguistica e quanto frequenti siano viaggi e spostamenti per motivi di lavoro. Infine, è fondamentale conoscere quanto la risorsa che si appresta ad intraprendere un percorso di formazione linguistica consideri adatta la propria conoscenza attuale della lingua.

Un’analisi di questo tipo permette, attraverso semplici, rapide domande mirate, di proporre percorsi di formazione linguistica individuale, che possono privilegiare un approccio di tipo Blended, fondato quindi sulla compenetrazione di tecnologie di apprendimento linguistico e fattore umano, oppure l’integrazione di formazione di tipo Face to Face, che dà la possibilità di incontri periodici tra lo studente e un docente di lingua certificato.

Ciò che non cambia è però la valutazione delle necessità del professionista aziendale che, anche nel caso di un corso di tipo face to face, sarà guidato da una needs analysis stilata in diretta collaborazione con il suo docente.

Quindi, in un mondo lavorativo in cui il lifelong learning si dimostra sempre più importante e il ruolo della risorsa aziendale sempre meno statico, la formazione linguistica più di ogni altra deve sapersi evolvere ed uscire dalla sfera dell’“uguale per tutti”.

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