Inglese vs Italiano: questione di genere!

Siamo tutti a conoscenza della Giornata Internazionale della Donna l’8 marzo, la cosiddetta Festa della Donna, ma scommetto non tutti sappiano che esiste anche una Giornata internazionale dell’Uomo, ed è oggi! Fra gli obiettivi della celebrazione della giornata vi sono l’attenzione alla salute dell’uomo, il miglioramento delle relazioni di genere, la promozione dell’uguaglianza di genere e l’evidenziazione di modelli positivi di ruoli maschili. La Giornata internazionale dell’Uomo cade nel mese di novembre, dedicato anche a “Movember” – il movimento mondiale dedicato alla sensibilizzazione a favore della prevenzione e cura della salute maschile. Per tutto il mese chi aderisce all’iniziativa si fa crescere i baffi e raccoglie fondi da devolvere alla causa.

In omaggio a questa ricorrenza poco nota, abbiamo pensato di dare un’occhiata alle “differenze di genere” in ambito linguistico tra italiano ed inglese.

Mentre il genere ha un importante ruolo grammaticale in molte lingue (con nomi maschili, femminili e talvolta neutri, pronomi, aggettivi e così via), in inglese abbiamo la vita un po’ più facile, non essendoci oggi distinzione di genere per la maggior parte dei nomi.

In realtà, non è sempre stato così. Fino all’XI secolo, l’inglese antico aveva un sistema grammaticale di genere che era molto simile a quella del tedesco moderno – con i nomi maschili, femminili e neutri. Alcuni articoli e aggettivi seguivano il genere del nome a cui erano associati (come in italiano oggi). Ma ad esempio, la parola “engel” (oggi “angel”) era maschile, la parola “scip” (ora “ship”) è stata neutra e “sorg” (ora “sorrow”) era femminile.

Il genere dei forestierismi?

È interessante notare come noi italiani tendiamo comunque per natura a dare un genere ai “forestierismi” che si introducono sempre più nella nostra lingua: riceviamo una mail, parliamo con un/una manager, in ufficio guardiamo un monitor usando un computer.  Ed a volte è realmente difficile spiegare ai nostri colleghi inglesi o americani perché per noi un oggetto ha una valenza maschile o femminile. Di base chi impara la nostra lingua deve semplicemente imparare a memoria il genere di appartenenza, ricordandosi le concordanze di desinenza, generalmente standard. Generalmente perché anche in italiano, come in altre lingue, esistono eccezioni – come ad esempio la mano, la foto, la moto. Oppure i cosiddetti nomi ambigenere, come il/la testimone, il/la collega, il/la pediatra, il/la nipote, e così via.

Qui invece vorremmo darvi qualche spunto per nomi inglesi che hanno una forma maschile e una femminile:

Actor / Actress – attore / attrice

Widow / Widower (uno dei rari casi in cui il sostantivo più lungo si riferisce alla forma maschile) – vedova / vedovo

Duke / Duchess – duca / duchessa

Bachelor / Spinster – celibe / nubile

Hero / Heroine – eroe / eroina

Master / Mistress – preside (per noi una forma ambigenere!)

Nephew / Niece – nipote (ancora per noi ambigenere!)

Emperor / Empress – imperatore / imperatrice

Wizard / Witch – mago / strega

Bull / Cow – toro / mucca

Waiter / Waitress – cameriere / cameriera

La lista sarebbe molto lunga ovviamente, non volendo menzionare i più classici boy/girl oppure husband/wife che sicuramente tutti conoscono, abbiamo voluto darti qualche spunto. Lasciaci pure qui nei commenti altri esempi interessanti, ci fa molto piacere.

Buona Giornata Internazionale dell’Uomo e se partecipi all’iniziativa, Happy Movember da Speexx!

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