Gli errori degli italiani che parlano inglese

La lingua italiana è una delle poche che prevede la pronuncia di tutte le lettere scritte nero su bianco. La trasposizione di questa regola porta a pronunciare suoni non previsti in alcune parole di lingua inglese.  Anche se molti italiani parlano inglese in modo impeccabile, possiamo individuare errori tipici e commessi con una certa frequenza; eccone alcuni:

  • La lettera H è spesso la rovina degli italiani – è a volte difficile capire quando, come e dove pronunciarla. “Hungry” rischia di diventare “angry”.
  • Pronuncia troppo marcata di ED. Mentre in italiano ogni parola deve essere pronunciata alla perfezione, lo stesso non vale per l’inglese. Questo si nota soprattutto quando gli italiani includono il suono “e” in tutte le parole che terminano con ed – worked, played, used.
  • Il suono SCI, si sente solo il suono “s”, come nella parola science.
  • La pronuncia di TH causa non pochi problemi agli italiani, che spesso pronunciano le parole contenenti queste 2 lettere con un suono simile alla “t” o “d”: Bluetooth non si dice Blutut e nemmeno Thanks si dice Tenks.
  • La lettera R, in italiano, è tipicamente molto marcata, mentre in inglese è morbida o a volte non pronunciata affatto, come quelle parole che hanno la “r” preceduta da una vocale: word, car, father, four.
  • In italiano le parole che contengono GN vengono pronunciate con un suono solo, magnete si dirà ma-gne-te, invece in inglese il suono “gn” spesso viene staccato, quindi si avrà per la parola magnet: mag-net, la stessa cosa si applica ad altre parole del tipo: pregnant, significant.
  • Le parole che iniziano con PSY come psycologist, psychiatric, psichi, la “p” non dev’essere pronunciata.

     

    Scarica l’infografica “Come non ripetere sempre le stesse frasi in inglese”

Poi ci sono altri errori lessicali e grammaticali:

L’USO DI WILL

  • L’uso della parola will per determinare eventi futuri crea molta confusione (questo significato ha un tempo tutto suo in italiano). A volte si usa will senza necessità, come nel caso di when I will arrive home tonight invece di when I get home tonight. In altre occasioni gli italiani se ne dimenticano completamente: tomorrow I go to work invece di tomorrow I will go to work. In inglese, in effetti, un’azione futura non è rappresentabile con un presente semplice, come invece accade spesso in italiano (“tranquillo, domani torno”). Ecco come usare “will” correttamente:

As soon as I get home I will call you

Don’t worry, I will call you soon.

This T-shirt is really nice, I’ll take it.

DIRE “BUON LAVORO”

  • Gli italiani augurano a volte good work in maniera amichevole, confondendo non poco i colleghi inglesi. È una traduzione diretta di “buon lavoro”, e have a nice day sarebbe molto più appropriato:

Have a nice day

Enjoy your day at work 

L’USO DI ELLE PAROLE “NIENTE” E “INFATTI”

  • Ci sono alcune parole che sbucano molto di frequente nell’italiano parlato, alcune tra le più comuni sono “niente” e “infatti”. Gli italiani le traducono erroneamente in maniera diretta, inserendo dei nothing e degli in fact nelle conversazioni. Una traduzione più accurata di queste parole sarebbe anyway e actually:

Did you understand what I told you? No, actually, you didn’t make anything clear.

Are you enjoying your holidays? Yes, I am. I am actually having the best time of my life!

Have you passed your driving test? No. Anyway, it doesn’t matter, I will try it again in a month time.

DIRE “HAI RAGIONE”

  • Per concordare con un amico, gli italiani dicono “hai ragione”. Chi parla inglese tende a dire, you are right that makes sense, ma non è improbabile che un italiano si lasci erroneamente scappare un you have reason. Meglio dire:

I am sure you are right to think in that way, however I would try to wait and see how things develop.

This party is boring, you are right, we really should go home.

L’USO DEL THE (non la bevanda)

  • In italiano, gli articoli definiti – “il”, “la”, etc – sono parti essenziali di una frase. Lo si dimentica facilmente mentre si parla l’inglese, con gli italiani che aggiungono dei the non necessari.

I really love dogs (that kind of animal) / The dogs are in the garden (I know which dogs)

Water is 70% of a human body (the substance in general) / Can you pass me the water, please? (the bottle of water on the table)

SORRY VS EXCUSE ME

  • Sorry VS Excuse me, sorry significa “mi dispiace”, quindi usata per scusarsi per qualcosa fatto o detto; excuse me significa scusa, scusi, scusate, usato per attirare l’attenzione di qualcuno. Se siete su un autobus e arrivate alla vostra fermata, dovrete dire “excuse me” per farsì che le persone si spostino e vi lascino spazio necessario per scendere.

Excuse me, could I have the bill please?

Excuse me, could you kindly tell me what time the next train is?

Sorry to bother you, could you remind me where you are from?

Sorry, I was wrong. I am really sorry to have disappointed you.

Vorrei concludere dicendo che fare errori non è la fine del mondo. I diversi accenti spesso conferiscono fascino e personalità, quindi non siate troppo esigenti con voi stessi, keep trying and have fun with the English pronunciation!

 

Scarica l’infografica “Come non ripetere sempre le stesse frasi in inglese”