LinkedIn è un social importante per chi si occupa di Risorse Umane e in generale di persone. Siamo sicuri che l’avrete sentito dire tantissime volte e, insieme ai consigli su come migliorare il profilo, al fatto di postare in maniera regolare, anche per contribuire ad attrarre talenti, probabilmente vi avranno anche detto che è importante seguire le persone giuste.

E questo per far sì che il vostro feed – ossia l’home page di LinkedIn – sia pieno di contenuti che possano essere di spunto per il vostro lavoro. Un lavoro che, oggi (lo sappiamo), va oltre  la ricerca e selezione del personale e richiede agli e alle HR di essere costantemente aggiornati, di captare tendenze, a volte anticiparle e cogliere il cosiddetto “sentiment” per aiutare l’azienda a essere sempre più sul pezzo.

E allora quali profili cominciare a seguire da subito?
Eccone 5 che abbiamo selezionato per voi.

N.B. Alcuni di questi sono stati o sono ancora LinkedIn Top Voices. Cosa significa? Che rientrano in una lista creata da LinkedIn in cui vengono inserite delle persone che, con i loro contenuti e la loro attività sui social, si ritiene possano dare un contributo interessante alla conversazione professionale nei rispettivi ambiti.

Nella nostra selezione vi diciamo cosa fanno e perché, secondo noi, andrebbero seguiti.

linkedin

Sommario:

Alessandro Rimassa

Chi è

Alessandro Rimassa oggi è founder e CEO di Radical HR – con cui Speexx ha organizzato diversi eventi – oltre che autore del libro “Le 5 lenti dell’HR”, pubblicato di recente da Egea.

Perché seguirlo:

Si occupa di leadership, lavoro e innovazione nel campo della formazione con uno sguardo attento a quello che sta succedendo in questo momento, e in particolare a cosa potrebbe succedere in futuro. Molto interessanti anche i post collegati alle tematiche del libro, ossia al ruolo che oggi ha chi si occupa di Risorse Umane.

Un estratto da un suo post:

“Le persone si mettono al centro quando si è in grado di mettere al centro chi di persone in azienda si occupa: la funzione HR.

E per stare al centro HR ha assoluto bisogno di iniziare a contare in azienda in maniera differente rispetto al passato. Ha bisogno di ampliare la propria sfera di azione e di sviluppare competenze trasversali in diversi ambiti”.

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Silvia Zanella

Chi è:

Silvia Zanella è head of Employer Branding and Employee Esperienze in EY e allo stesso tempo LinkedIn Top Voice per le tematiche relative al lavoro. Tra i suoi ultimi libri, ricordiamo in particolare “Il futuro del lavoro è femmina”, edito da Bompiani.

Perché seguirla:

Innanzitutto per la sua rubrica “Sottolineature”: sul suo blog, e ovviamente su LinkedIn, Silvia Zanella condivide le sue letture, che riguardano in particolare il mondo del lavoro. Si tratta di libri recenti che magari vorremmo leggere e non riusciamo a farlo: tramite i suoi post si può capire se effettivamente un testo è davvero interessante, visto che il suo è l’occhio di chi si occupa di employer branding, è molto attenta all’employee experience e in generale al lavoro del futuro.
Da seguire anche per captare le tendenze più interessanti che riguardano il panorama professionale e per riflettere su mutamenti che a volte viviamo senza accorgercene.

Un estratto da un suo post:

“Come gestire l’annoso dilemma fra presenza e remoto? Focalizzarsi sul purpose della singola attività ci aiuta non solo a capire quali strumenti ci supportano per realizzarla al meglio, ma anche a comprendere se vale la pena fare un salto in ufficio o viceversa se è meglio scegliere la propria abitazione come posto dove lavorare. Ci aiutano a decidere se in una certa fase di progetto abbia più rilievo il passaggio di informazioni e il rafforzamento dello spirito di team o la testa bassa sul file Excel”.

Matteo Sola

Chi è:

Matteo Sola è HR, formatore ed esperto di digital HR transformation e HR Learning, Development & Engagement Manager in Iliad. Appassionato di OKR, ha scritto “OKR Performance. Centra gli obiettivi della tua organizzazione” insieme a Francesco Frugiuele (Ayros Editore).

Perché seguirlo:

Se si vuole saperne di più sull’Agile e sull’impatto che questa metodologia può avere anche sul mondo delle Risorse Umane, Matteo Sola è sicuramente un punto di riferimento su LinkedIn. In merito pubblica post con case history e riflessioni varie. Inoltre parla di mondo delle organizzazioni, strategie HR, diversity & inclusion e tanto altro ancora. Oltre che, ovviamente, di OKR (Objectives and Key Results), in quanto priorità strategiche che poi si distribuiscono nei team.

Un estratto da un suo post:

“Inserire iniziative di benessere in azienda non basta.

Oltre al cambiamento culturale e al disegno strategico è fondamentale misurare l’impatto dei piani di corporate wellbeing in un quadro più ampio e di obiettivi chiari.

Altrimenti ci ritroviamo a fare tante, troppe cose, magari scoordinate, di cui poi non si capisce quale sia il ROI.

Per questo saper ridisegnare e chiarire le proprie strategie in ottica OKR può fare la differenza”.

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Giulio Xhaet

Chi è

Giulio Xhaet è Partner and Head of Communication at Newton S.p.A oltre che LinkedIn Top Voice per il  2023.

Perché seguirlo:

Chi vi scrive conosce Giulio Xhaet da tempo ed è bello vedere l’evoluzione che ha fatto la sua carriera negli anni. Da sempre attento e profondo conoscitore del mondo del lavoro, su LinkedIn parla di tutti quegli argomenti che ruotano attorno a esso, ma che spesso vengono sottovalutati, eppure sono fondamentali per chi si occupa di HR e in generale di organizzazioni.
I suoi post vertono infatti sull’importanza della contaminazione, sull’essere multi potenziali, sul fatto che è fondamentale avere un personal purpose (ossia uno scopo personale), ma anche sui fallimenti dolorosi. Il tutto con quel tocco personale che non disturba affatto, anzi arricchisce e rende tutto più vero.

Un estratto da un suo post:

“Einstein diceva: “Una persona che non abbia offerto un grande contributo alla scienza prima dei 30 anni non lo darà mai”. Eppure, che le nuove idee arrivino solo dai giovani è uno stereotipo.

Il momento in cui tocchiamo le vette di originalità non dipende tanto dall’età, quanto dal nostro stile di pensiero, che può rivelarsi più teorico o più sperimentale”.

Fabio Salvi

Chi è:

Fabio Salvi è Team Lead People Partner Italia, Spagna, Portogallo, Serbia, Croazia e Romania in Flixbus, oltre che HR manager e docente di Risorse Umane nella scuderia formazione Fior di Risorse. Ha fondato Itinerly che si occupa di erogare e progettare percorsi di orientamento scolastico e professionale.

Perché seguirlo:

Il suo approccio al mondo del lavoro, alle Risorse Umane, alle trasformazioni in atto è molto “critico” e “poco mainstream”. Seguire Fabio Salvi vuol dire avere un punto di vista differente, oltre che singolare, e guardare le cose da un’altra prospettiva anche quando si tratta dei tanti articoli interessanti che condivide sul suo feed.
Gli argomenti? Risorse Umane, persone nel senso più ampio della parola, libertà di pensiero, consapevolezza, giovani.

Un estratto da un suo post:

“Riguardavo l’anonimo e assordante vuoto che riempie tanti dei manichini di De Chirico, e mi sovviene la depersonalizzazione con cui la macchina minaccia l’uomo, costretto all’angolo – luogo prediletto dei manichini metafisici. Oggi probabilmente, sarebbero giusto manichini.

Quello che ci manca sono le buone domande, più che le troppe e non richieste risposte.

Di fronte a tanti proclami del tipo “non si può fermare il progresso”, sarebbe ora di interrogarsi su una definizione condivisa di progresso. E poi chiederci se tante cose semplicemente nuove, rappresentino un reale progresso o semplice avanzamento tecnico e tecnologico”.