I bilingui lo fanno meglio

Soltanto in Europa si parlano più di 225 lingue. La maggior parte delle persone sarebbe pronta a confermare che conoscere una seconda lingua sia un vantaggio, ma come si traduce il bilinguismo sul posto di lavoro? Con oltre 6.000 lingue in tutto il mondo non dovrebbe sorprendere che molti dei cittadini del pianeta parlino effettivamente due o più lingue. In quale occasione e dove? Le persone tendono, ad esempio, a usare le lingue minoritarie a casa e le lingue maggioritarie (una lingua nazionale o lingua franca) sul posto di lavoro.

Le influenze dell’infanzia e della lingua

I linguisti hanno lungamente discusso su un tema: è possibile essere multilingue nonostante non ci si applichi fin dall’infanzia? François Grosjean, emerito Professore dell’Università di Neuchâtel in Svizzera, sostiene che il periodo della vita in cui si impara una seconda o terza lingua sia irrilevante e che dunque sia possibile acquisire una lingua a qualsiasi età.

Interagire con persone che parlano una lingua diversa dalla nostra, secondo Grosjean, è un fattore fondamentale che influisce sull’acquisizione del linguaggio, su ciò che si apprende e quanto si impara. Grosjean sostiene anche che l’età entra in gioco quando si parla dell’accento: applicarsi fin da bambini per acquisire un buon accento è senza dubbio consigliato ma, anche in età più avanzata, con un po’ di studio e pratica lo si può certamente perfezionare.

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I vantaggi di essere bilingue o multilingue

Conoscere più lingue presenta chiari vantaggi sul posto di lavoro. Dato che il business è sempre più globale, trovare un linguaggio comune per comunicare con i colleghi (e non solo) che lavorano all’estero è senza dubbio un’esigenza ed un vantaggio decisivo sia per il dipendente che per il datore di lavoro.

Per l’azienda, avere dipendenti multilingue può favorire la propria crescita. Le “informazioni privilegiate”, condivise da persone che hanno una cultura differente rispetto alla nostra, rendono i nuovi mercati più facili da raggiungere.

Per il dipendente, essere bilingue significa potenzialmente avere più opportunità di lavoro. Non solo le abilità linguistiche aprono le porte a nuove posizioni, ma favoriscono anche nuove opportunità di lavoro in altri paesi. Questo è vero in modo particolare per i cittadini dell’UE. In alcuni casi, essere in grado di parlare due o più lingue potrebbe persino tradursi in uno stipendio più alto.

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Il bilinguismo fa bene al cervello

I recenti studi sembrano indicare che il bilinguismo faccia bene anche al cervello. Secondo una ricerca condotta dagli psicologi Ellen Bialystok e Michelle Martin-Rhee dell’università di Toronto in Canada, il multitasking e la risoluzione di enigmi mentali sono spesso più facili per i bilingui rispetto ai monolingui. Ciò potrebbe dipendere dal fatto che i bilingui siano bravi a rimanere concentrati.

Allo stesso modo, Albert Costa, ricercatore dell’Università spagnola di Pompeu Fabra, crede che i bilingui abbiano un’elevata capacità di monitorare il loro ambiente, il che rende il cervello più efficiente.

C’è anche qualche speranza che il bilinguismo possa prevenire la demenza. Mentre i cruciverba e il Sudoku sono divertenti, non è ancora più stimolante apprendere una nuova lingua? Presso Speexx, ogni membro del team parla in media fluentemente tre o quattro lingue e la maggior parte dei dipendenti è cresciuta in casa bilingue. Come team altamente diversificato e multiculturale, l’apprendimento di nuove lingue è reso possibile non solo dai corsi Speexx ma anche dall’interazione quotidiana con i nostri colleghi.

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